giovedì 30 aprile 2009

Tutta la polvere che vuoi...

Un andirivieni incessante, prendi una strada, che ti sembra quella giusta: hai tutto: eppure una voce, trasformata in leggerissimo pulviscolo, ti richiama da lontano. Hai tutto: stai bene così non cerchi nient’altro di quello che ogni giorno ti dà. Mi bruciano gli occhi, a volte lacrimano un po’; ma non mi interessa (so che è quel leggerissimo pulviscolo): la freschezza dell’avere tutto è sufficiente a continuare a battere il ritmo del respiro. Maledetta polvere! Si annida ovunque, la vedi come nebbia nei pensieri solitari del passaggio al sonno - e la continui a rinnegare. Poi, il risveglio porta una nuova opportunità: il ritmo del respiro non ha più gli stessi battiti di ieri, quello che posso fare oggi si è comunque svelato, nonostante io abbia rinchiuso finora quella voce in una gabbia di vetro trasparente. Magneticamente calamitata verso quello che qualcuno chiama ‘destino’, insomma: fino a quando resisterò ancora? Fino a quando mi basterà il mio avere tutto di oggi, se quella scatola trasparente mi fa vedere che posso avere tanto altro ancora di quello che ho sempre grandemente desiderato? O è solo un capriccio - che alla fine la vita è tutto un capriccio; ma quando assaggi la caramella per cui caragnavi, sei felice no?!


Manu


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