domenica 5 dicembre 2010

NEVE

E'
Spazio senza sporgenze
Ritmo di danza
Fra luna e silenzio.

mercoledì 1 dicembre 2010

PACE A TEATRO

Sono stati giorni di bisticci, lo ammetto. Non eri più come l'anno scorso. Non mi divertivi, sono sincero.

Poi una sera, ho deciso di venire a vederti a Teatro, tutto è tornato come un tempo.
Mi vestii per l'occasione e, strappando un passaggio ad alcuni amici, approdai a Milano.

Entrai tardi e le platee si erano ormai riempite.
La mia è una passione accesa, viva, ardente e necessita di trovare voce nel ritmo tribale di un tamburo. Allo stesso tempo però, segue attenta l'evolversi della trama, il dispiegarsi di quella sceneggiatura non ancora scritta, ma solo titolata. Così, presi posto fra chi "non si siede mai, pioggia o sole che sia", e gli altri, seduti e composti nei palchi: "quelli che si alzano solo tra un tempo e l'altro", per intendersi.

Iniziò lo spettacolo.
In queste rappresentazioni non sai mai cosa possa capitare, le opzioni di sviluppo sono infinite, in teorie incanalate ma, qui, la Fortuna gioca un ruolo decisivo come in qualsiasi altro palco d'erba del mondo. A volte esci contento, a volte triste.

Ricordo di aver sofferto, di essermi entusiasmato e anche di aver gridato contro la piccionaia rivale.

Novanta minuti vissuti con gli amici di Teatro, quelli che poi: " E poi ci siamo noi, quelli in televisione ...".
Novanta minuti in cui ti ho rivisto con occhi da innamorato.
Lo ammetto, la mia era una visione di te alterata dalle feste di fine anno, proprio come quando torni dalle ferie e il quotidiano ti sembra irreale.
Colpevole anche di aver dimenticato la tua origine: un bel pò di pazzia e tutto il resto sofferenza. Stando sempre attenti ad abbondare con quest'ultima, mi raccomando.

Ormai è tutto alle spalle, il nostro passato è cucito con stemmi sulla casacca di oggi.
Ora, non ci resta che provare a conquistare il mondo.

Bob