martedì 28 settembre 2010

24 - 05 - 2487

Sono giorni che vago per questo posto.

Buio, troppo buio.

Nel seguire il consiglio di un amico, conosciuto sul mio tragitto, mi sono munito di una salvietta. Devo dire che mi è stata realmente utile e più di una volta, specialmente con i Predoni di Vega ...

Non mi preoccupo più su cosa possono camminare i miei piedi, da tempo ho capito che il suolo è fatto da materia liscia, nera e scivolosa. La mia testa è al sicuro dagli spigoli del soffitto, questo buco si è alzato di parecchio.

La luce del tizzone che stringo nella mano destra illumina la mia strada, rende a me conosciuti almeno i successivi miei passi, mi infonde speranza ... ma chi sto prendendo in giro, qui è tutto buio.

Nemmeno la pazzia umana, avendo a disposizione tutta la dinamite della Terra, riuscirebbe a scalfire le tetre mura di questo Buco Nero, dove mi trovo da giorni.

Sto per perdere la speranza.

Credo sia meglio dormire, domani mi attendono altre ore di cammino.
Spero in un'illuminazione nella "notte".

Tratto da:
"L'interruttore del Buco Nero".

Bob