venerdì 31 agosto 2012

SORRY DOCTOR BOB, BUT YOUR MOON IS IN ANOTHER CASTLE


Schivo la pioggia mentre gli ombrelli difendono l’asfalto e i tergicristalli marciano sui parabrezza delle autovetture. Apro il portone e salgo le scale. Libero i miei capelli da quel sottile reticolo d’acqua con cui le nubi hanno tentato d’imprigionare la mia testa.

Entro in casa.

Appoggio l’armamento e faccio il saluto al muro, comandante a cui faccio rapporto della mia missione quotidianamente. Gli confido di essermi preparato per questo inverno, di aver accumulato provviste e che, da questa notte, comincerò a crivellare le nubi per spianare il cielo al ritorno della luna.

Bob

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