mercoledì 20 maggio 2009

Filastrocche pessimiste


Cambio di scena
e tutto finisce in una sera,

scivola via in una goccia di vino,
che si scioglie in un sonno supino...
e gli angeli viola del mondo
che piangono sorridendo.

Un chiacchiericcio di musica sfatta,
assuefatta,

dolcissima, come stelline di zucchero bianco
e l'attore si gira su un fianco,
ormai è vecchio e stanco!

Ricorda di un neo sbarazzino
e di un sorriso di lacrime pieno,
sollievo e sospiro....

Una visione,
una goccia scivola via sulla fronte
e sulle sue impronte cammina altra gente.”

E' venuta l'ora di svelare un retroscena...

"L'uomo nero non è morto
ha gli artigli come un corvo
fa paura la sua voce/prendi subito la croce
apri gli occhi resta sveglia non dormire questa notte.."

E' così che inizia la filastrocca dei bambini del film “Nigthmare on the Elm street”,
molte altre filastrocche celebri e non cantano del buio, della notte,
dei pensieri e dei sogni che tormentano chi di dormire non ne vuole sapere.
Qui a non volerne sapere del sonno è un attore che “ormai è vecchio e stanco”.
I ricordi lo tormenteranno per molto tempo,
perchè la sua carriera è finita in una sera tra festeggiamenti e congratulazioni.
“Sulle sue impronte cammina altra gente” questo è il prologo del cambio scena...
l'attore è consapevole già prima calcare il palco per l'ultima volta che intriso in questo suo ultimo trionfo c'è già l'ombra di qualcun altro,
qualcuno che ripercorrerà le sue orme sulla scena, che reinventerà i suoi personaggi.
Il suo ricordo andrà perduto perchè è la commedia che rimarrà, l'attore è l'operaio,
mentre il personaggio è protagonista.
Questo è il contratto che tutti gli attori sanno di aver firmato...chi avrà il coraggio di firmare e sapere di venire dimenticato?

Ma'

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