venerdì 12 aprile 2013

Strada Nuova


Guardo la mia città per poterla dipingere. 
Traccio le pareti delle case e le chiudo con i tetti. Unisco le storie di quei mattoni con una strada: un numero illimitato di ciottoli posti uno accanto all'altro come in un mosaico. Abbellisco con i colori qualche vetrina; metto i fiori su alcuni balconi e faccio sventolare una tenda rossa dalla finestra aperta del quarto piano del terzo palazzo a sinistra di quel lampione piantato a terra. 
Non piove e il cielo ha deciso di allungare la luce della sua giornata, spostando di qualche ora quel tramonto che, solo pochi giorni fa, avrebbe già indossato l’abito scuro della notte.
In questa via non ci sono macchine e il traffico è un affare dei pedoni. Un fiume di persone che camminano dal basso all'alto, avanti e indietro, dall'alto al basso. 
Mi disegno in questo paesaggio cittadino. Sono proprio lì, non mi vedi? Sono quello sempre in viaggio, ma che non ha con sé nessuna valigia.   

Bob

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