giovedì 7 gennaio 2010

A VOLTE SIAMO EGOISTI

Questa sera la lascio a me stesso.
Lontano dai ricordi, dai frastuoni, dai silenzi, dai progetti, dai pensieri, dal lavoro, dallo studio, dall’amore, dall’amicizia e da qualunque cosa mi passa per la testa.
Ora, ne tralascio anche il loro contrario.
Io non ho altro che la mia serata da dedicare a me stesso.
Cammino per un viale alberato, al centro di esso una strada collega i due lembi della stessa città.
Palazzoni giganti sovrastano la terra, sembra che muovano un pensiero di scontro nei confronti di un cielo carico di pioggia pronta a scrosciare.
Questi ammassi di mattoni sono alti e nascondono la luna.
I giochi di luce dei lampioni macchiano di un irreale bianco, qua e là, il buio intensificato dalle foglie sulla mia testa.

Cammino per un viale alberato e non ho altro che questa sera da dedicare a me stesso.
Incrocio alcuni sguardi, ma probabilmente non sono io quello che cercano.
Taluni ricambiano al mio sorriso, altri hanno deciso che questa sera è dedicata a qualcos’altro, li riconosci , sono quelli che consumano avidamente la strada prima con gli occhi della mente che con le suole delle loro scarpe.
Poi, ci sono quelli che stasera non ha altro che una serata da dedicare a se stessi.
Il vento sposta le foglie e la luce cambia il senso rotatorio delle mie ombre.
Mi perdo nel capire chi gestisca questa danza fatta di grigi scuri e grigi chiari, che saltella e sparisce dietro alle quinte per poi riapparire ancora davanti a me, un ciclo continuo di ombre che si sviluppano dal mio corpo e appaiono giusto il tempo per allungarsi fino a sparire.
Cammino ancora un poco in questa sera che dedico a me stesso.

Bob

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