giovedì 25 giugno 2009

Contando le pecore...

Qualcosa mi ha portato in fretta ad avere gli occhi aperti da queste parti.
Il non ricordare la partenza e il non considerare l‘arrivo non condizionano i miei orizzonti, si limitano solo ad allucinarli.
Mi rigiro in cerca di una tregua che sento lontana. Angeli e demoni sono ancora troppo presi nelle loro lotte per sedere al tavolo di pace. Se presto orecchio sento il fragore dei colpi plasmare l’aria. I loro affondi sono veloci e creano distorte ombre intorno a me.
Per non parlare poi dei fantasmi. Il silenzio e il buio potranno dare sollievo al corpo, ma loro non sono sostanza, non devono riposare.
Sostenitori della sottile arte della persecuzione sin da quando la notte segue il giorno, per poi cancellarlo nel suo svilupparsi.
A me tocca rimanere fuori. In pausa. Statico in attesa di un verdetto insonne.
Tarderà di sicuro.
Per ogni debito ora sto pagando il mio clima isterico in questa notte che non avrà mai fine.

Bob

Nessun commento:

Posta un commento