domenica 23 dicembre 2012

Ritorno al futuro


Torno sui binari che, in gioventù, mi conducevano dalla stazione di Bressana a quella di Pavia.Il treno non è cambiato e sembra essere lo stesso con cui mi spostavo al tempo del liceo.
In questo viaggio, si ridisegnano paesaggi seppelliti nella mia mente dalle macerie del tempo ma che, in realtà, non hanno cambiato orizzonte e sembrano lì ad aspettarmi da chissà quanto ormai.
Il sole splende pallido all’imbrunire di questo dicembre, mi saluta dall’altro lato del finestrino, si gira e scompare, lasciandomi solo in un mondo che si è fatto grigio. E’ apparsa la nebbia che taglia di netto la terra, lasciando le trame nere degli alberi, a pochi metri dai binari, a marcare i confini del suo regno, in cui tutto è possibile e nulla è certo.
Lascio con il treno la terra e volo nel vuoto, sostenuto solo dai binari che continuano a scorrere tra treno e fiume per poi tornare a correre sulla terra.
Concedo gli ultimi chilometri di questo viaggio ai miei ricordi, riaprendo vecchi capitoli del passato, gli stessi che anche voi di tanto in tanto rileggete, e di cui, proprio come me ora,  avete imparato a sorriderne.

Bob

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