giovedì 3 novembre 2011

EPPURE, HO FALLITO

Ho conosciuto le parole. Le ho viste riflettere pensieri e immagini con la luce della luna e diventare ombra quando il sole si rimpossessava del cielo. Ho tentato di proteggerle, facendo del loro allinearsi la mia vita. Le ho indossate come una leggera e robusta armatura con cui muovermi agile e sicuro fra le righe. Ho segnato punti nelle dimensioni e tracciato il loro evolversi unendoli con tratti di tempo. Ho imbrattato il bianco di una pagina con i colori del mondo. Ho separato il nero dell’amore nelle sue sfumature e con esse ho dato forma all’indole dell’uomo. Ho donato vita e ascoltato, da un sipario calato, il saluto della folla alla morte.

Bob

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