Rumore. Scalpitio. Grida.
Passo frenetico che si appresta
verso un luogo che anch'esso non conosce.
L'ignoto.
"I-g-n-o-t-o"
Ti riempie la bocca solo a pronunciarlo.
Il suo solo suono riesce
a farti pensare ad un luogo senza fine,
senza tempo,
senza alcuna collocazione certa.
Ciò che è immateriale,
che non si può constatare,
spaventa e turba
eppure il mio Ego ne è attratto,
quasi da un'alchimia morbosa
di raggiungere ciò che non si può.
Può essere considerata un'ambizione alquanto elevata,
folle, utopica, direi anche velleitaria.
Psicoanalisi del mio Io.
Predominanza del mio Es.
Il mio inconscio ha la meglio.
Viola
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